Da SCA: In un lancio di agenzia ASCA l’ex Presidente Francesco Cossiga, relativamente alla nota del quirinale che rispondeva alla valanga di e-mail di protesta contro la “riforma Gelmini”, “bacchetta” Napolitano imputandogli due errori. La legge Gelmini si potrebbe bloccare.
In corso di mattinata Francesco Cossiga, che di cose quirinalesche ha esperienza, “richiama all’ordine” il Presidente con delle dichiarazioni che criticano la presa di posizione dell’attuale Presidente.
Infatti afferma che ”Dichiarare che egli comprende chi gli ha inviato una valanga di e-mail chiedendogli di non promulgare la legge Gelmini, e’ un errore, perche’ egli ha in fondo dichiarato di condividere i motivi della protesta e della richiesta, cosa che non poteva e non doveva fare nella forma irrituale di una ”velina quirinalesca””.
Inoltre continua affermando che la velita del Quirinale è sbagliata perchè dice ” … una cosa ovvia e che cioe’ le leggi, anche quelle di conversione dei decreti-legge, le fa il Parlamento” ma “ha fatto finta di non ricordarsi, come aveva gia’ fatto a proposito del ‘lodo Alfano’, che il Capo dello Stato ha il potere di rinviare una legge al Parlamento anche per motivi di merito. E questo vale anche per le leggi di conversione dei decreti-legge, mentre non spetta al Capo dello Stato valutare i presupposti di urgenza e necessita’ dei decreti-legge stessi, che sono adottati dal Governo ‘sotto la sua responsabilita”.
In una seconda segnalazione da parte dell’ADNKRONOS leggiamo inoltre che il Presidente emerito, Francesco Cossiga, si duole nel contraddire ”… il Capo dello Stato. Comprendo che nessuno della maggioranza lo faccia perche’ sa di dovere ‘contrattare’ con il Quirinale passo per passo la sua azione di governo e non certo lo vuole fare qualcuno dell’opposizione che punta su di lui come possibile ‘freno’ all’azione del governo: ma io non appartengo ne’ all’una ne’ all’altra parte e quindi sono libero di parlare, se pur in forma rispettosa”.