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Classi “d’inserimento” per gli alunni extracomunitari: una proposta discriminatoria e priva di ogni fondamento pedagogico

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15-10-2008  Comunicato FLC  Comunicato stampa di Domenico Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil.

La Camera ha approvato una mozione presentata dalla Lega nord che mira a creare classi etniche per gli alunni di nazionalità non italiana, allo scopo, si dice, di supportare una politica di “discriminazione transitoria positiva”.

E’ scandaloso dover constatare come la scuola diventi sempre più terreno di scorribande ideologiche dimenticando che essa esprime una funzione costituzionale, e per il suo funzionamento si ispira ai suoi principi e ai suoi valori, non è strumento al servizio di nessun governo e tanto meno di nessuna forza politica.

La discriminazione è sempre negativa e non sta scritta nei nostri principi costituzionali, dunque non può e non deve essere imposta alla scuola. C’è sempre un “buon motivo” per mettere in atto forme di discriminazione, mascherate dietro la carità pelosa di chi finge di farsi carico dei problemi degli altri. Un tempo erano le classi differenziali per i disadattati sociali o la medicalizzazione dei disabili, oggi è la necessità di imparare l’italiano per gli alunni di famiglie migranti.

Invece, per affrontare le sfide di una società che è diventata sempre più complessa è necessario investire e non disinvestire, come sta facendo la cosiddetta “riforma” Gelmini. Investire dunque per sostenere la scuola nel suo delicato compito costituzionale, in tempo scuola, più insegnanti e mediatori linguistici. La ricchezza umana che deriva dal vero pluralismo sociale e culturale è un patrimonio di civiltà a cui non vogliamo rinunciare.

La FLC Cgil chiede il ritiro immediato della mozione e la cancellazione delle norme che vogliono destrutturate la scuola pubblica tagliando risorse e modelli di qualità, per aprire un serio processo di riqualificazione del settore che superi le criticità esistenti.

Roma, 15 ottobre 2008

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