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DI MEGLIO (GILDA): CONVOCAZIONE PREMIER NON FERMA SCIOPERO

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Rispetto Bonanni e Angeletti, ma governo opera come un ‘panzer’

 

Roma, 13 ott. (Apcom) – La Gilda degli insegnanti è disposta a sospendere lo sciopero generale del 30 ottobre solo qualora il governo decida di ritirare i decreti legge sulla scuola: a dichiararlo ad Apcom è il coordinatore nazionale del sindacato, Rino Di Meglio, secondo cui “con tutto il rispetto per le posizioni di apertura espresse da Bonanni ed Angeletti non ci si può accontentare di della convocazione del presidente del Consiglio Berlusconi mentre il governo opera sulla scuola come un ‘panzer'”.
Secondo il leader della Gilda i problemi della scuola non si possono ricondurre, come ha detto stamattina il segretario generale della Cisl, Luigi Angeletti, alla “conclusione dei contratti e quindi degli aumenti salariali”. “Non basta che si rinnovino i contratti – ribatte Di Meglio – che tra l’altro, pur essendo un grosso motivo di scontento, in questo momento non sono nemmeno tra le priorità dei lavoratori dell’istruzione: ci sono problemi molti più complessi, come i forti tagli agli organici, la chiusura degli istituti, inserita tra l’altro di nascosto in un decreto che non tratta di scuola, e la riduzione complessiva dell’offerta formativa”.
“Tutte decisioni – continua il sindacalista della Gilda – che necessitavano di essere approfondite non certo come ha fatto sinora il governo senza nemmeno consultarci: per questo siamo disposti a fermare lo sciopero solo se il governo dovesse decidere di ritirare i decreti legge sulla scuola”. Nelle scorse settimane proprio da Di Meglio era stato inviato un appello pubblico a tutti i sindacati di comparto per mettere da parte i dissidi e le prese di posizione al fine di trovare un accordo sullo sciopero generale: poi l’accordo è stato trovato e giovedì scorso è stata annunciata la data del 30, subito dopo la mancata conciliazione al ministero dell’Istruzione. Ora però i leader confederali si stanno mostrando titubanti.
“A me non mi risulta che i sindacalisti della scuola la pensino allo stesso modo – sottolinea Di Meglio – ed in ogni caso noi come Gilda abbiamo fatto di tutto per andare allo sciopero generale compatti. Ma se questo non fosse possibile scenderemo comunque in piazza per ottemperare gli impegni presi con i lavoratori di categoria”.

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