In 300mila secondo gli organizzatori al corteo di Roma contro le politiche del governo Berlusconi. Ferrero: ”Manifestazione riuscita al di là delle aspettative, è finita la ritirata dopo mesi di conflitti e congressi”. Diliberto: ”E’ stata la giornata dell’orgoglio comunista”
Roma, 11 ott. (Adnkronos/Ign) – Si è svolto oggi a Roma il corteo organizzato dalle forze della sinistra radicale contro le politiche del governo Berlusconi. Dopo mesi di ‘letargo’, a seguito della sconfitta elettorale, in piazza sono tornate le bandiere rosse e la falce e il martello. In migliaia, trecentomila secondo gli organizzatori (centomila per la Questura, 500mila secondo alcuni partecipanti) sono venuti alla manifestazione riuscita “al di là delle aspettative”, ammette Paolo Ferrero.
I leader di Sinistra democratica, Verdi, Pdci e Rifondazione hanno sfilato uniti per le vie del centro storico di Roma, pur restando divergenti le opinioni sul futuro. Quello che unisce sono però i contenuti, la piattaforma antiberlusconiana del corteo. ‘L’opposizione è nelle nostre mani, un’altra politica per un’altra Italia’, recita la striscione-slogan dell’iniziativa. Un’altra politica, innanzitutto, per fronteggiare la crisi finanziaria. Tema quest’ultimo su cui Fausto Bertinotti sollecita i ‘compagni’: “E’ importante questa manifestazione perché serve a ridare voce alla sinistra, a dimostrare che ci sei in questo deserto dei tempi. Ma in questo momento noi siamo solo dei testimoni, invece per essere dei protagonisti bisogna colmare il vuoto drammatico che c’è nella sinistra europea di fronte alla crisi finanziaria”, ragiona l’ex presidente della Camera.
Il segretario del Prc da parte sua non manca di sottolineare come il successo della manifestazione sia la conferma della “giustezza della linea politica” che lo ha portato a vincere il congresso e battere Nichi Vendola, il candidato bertinottiano alla guida di Rifondazione. “Questa manifestazione – osserva Paolo Ferrero – dimostra che si può ricostruire una sinistra di opposizione non partendo soltanto dai partiti, ma dalla gente, dalle forze sociali, questo dimostra che se si discute di nuovi partiti, magari vicino al Pd, si divide, invece di unire. Invece, quando si fa opposizione tra la gente, dal basso si unisce”. Per Ferrero la scommessa del futuro è “ricostruire l’utilità sociale della sinistra e questa è la linea di Rifondazione Comunista. L’idea è quella di costruire l’unità dal basso, sulle questioni sociali e sulle lotte, in autonomia dal Partito democratico. Oggi in piazza c’è la metà della gente che ha votato per la sinistra e questo vorrà dire qualcosa. Di qui dobbiamo ripartire”.
Il governatore della Puglia, Nichi Vendola, si concentra sulla piattaforma della manifestazione: “Dobbiamo raccontare la verità e cioè che è in atto una crisi economica mondiale e qual è la risposta della politica? Per noi è dare sostegno ai redditi, alle famiglie, ai pensionati e ai giovani. Deve essere la nostra ambizione perché questa è l’ambizione della sinistra. E bisogna essere qui perché bisogna oltrepassare il senso di frustrazione individuale che hanno tanti che sono qui”.
Ferrero e Vendola concordano, comunque, sul fatto che la manifestazione segna un ripartenza per la sinistra. “La manifestazione di oggi segna la fine della ritirata dopo mesi di conflitti e congressi. Qui c’è l’opposizione di sinistra al governo Berlusconi”, scandisce Ferrero. Stesse parole da Oliviero Diliberto del Pdci: “La manifestazione di oggi segna la ripresa della lotta della sinistra, dei comunisti d’Italia. La soddisfazione più grande – aggiunge Diliberto – è vedere tantissime bandiere rosse, quelle del Pdci e di Rifondazione, mischiate insieme. Oggi è stata la giornata dell’orgoglio comunista”
Al corteo erano presenti anche Livia Turco e Vincenzo Vita del Partito democratico. “Portiamo un saluto cordiale e affettuoso – dice Vita – anche se noi abbiamo una piattaforma diversa rispetto a quella di questa manifestazione”. Tuttavia, sottolinea Livia Turco, “è importante che si partecipi contro le politiche di questo governo e per riaffermare alcuni valori fondamentali di sinistra”.