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SCUOLA: SCIOPERO GENERALE IL 30 OTTOBRE

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ROMA – Sciopero generale della scuola giovedì 30 ottobre. Lo hanno deciso i sindacati di categoria per protestare contro i provvedimenti varati dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.

 I sindacati della scuola hanno deciso di indire la giornata di lotta dopo aver registrato stamani, in sede di tentativo di conciliazione, una risposta negativa rispetto alle loro rivendicazioni. La mobilitazione di tutto il personale della scuola, oltre allo sciopero generale nazionale per l’intera giornata di giovedi’ 30 ottobre, prevede in concomitanza, una manifestazione nazionale a Roma.


CAMERA, SI’ A ODG PER COSTITUZIONE A TUTTI STUDENTI

Il governo dovra’ ”adottare le opportune iniziative per distribuire gratuitamente una copia della Costituzione a tutti gli alunni” delle scuole italiane: e’ quanto prevede un ordine del giorno al decreto legge Gelmini su cui il governo ha reso parere positivo e che e’ stato approvato pressoche’ all’unanimita’ (441 si’, 14 no, due astenuti). I deputati della Lega non hanno partecipato alla votazione ”per evitare strumentalizzazioni”, ha precisato il capogruppo Roberto Cota. Inizialmente il governo aveva espresso sul testo parere contrario per problemi di copertura economica; un parere che e’ successivamente cambiato durante il dibattito d’Aula.

Sulla distribuzione gratuita delle scuole erano stati presentati un centinaio di ordini del giorno, tutti dell’opposizioni, strutturati (chiaramente in senso ostruzionista) prevedendo la distribuzione della Costituzione agli studenti in ogni singola provincia d’Italia. Il primo testo da votare si riferiva alla provincia di Venezia, e questo ha fato scattare la Lega. ”Pensare di distribuire la Costituzione a partire da Venezia e’ razzismo, e noi non lo possiamo accettare; pare che emerga una distinzione etnica”, sbotta Paola Goisis, seguita dal capogruppo Cota: ”La Costituzione si deve studiare gia’, e grazie a questo decreto si studiano anche gli Statuti regionali. Non accettiamo le provocazioni”.

Sulle affermazioni di Paola Goisis interviene il presidente della Camera Gianfranco Fini che la bacchetta: ”La Costituzione e’ valida in qualsiasi parte del territorio nazionale!”. Il governo propone di riformulare gli ordini del giorno-fotocopia in un solo testo riferito a tutta l’Italia. C’e’ chi pensa all’incidenza economica della previsione;”Ci sono tagli che non permettono di togliere le barriere architettoniche che impediscono si avere un’istruzione scolastica a i disabili e poi distribuiamo gratis la Costituzione… Io mi astengo”, dice Ileana Argentin (Pd). Alla fine si arriva al voto, con la Lega che decide di non votare

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