ROMA (Reuters) – I sindacati degli statali non sono soddisfatti dell’incontro di stamani con l’Aran e confermano la mobilitazione messa in piedi da fine settembre aprendo ala possibilità di uno sciopero generale.
In un comunicato unitario i segretari generali di Fp-Cgil, Carlo Podda, della Fps-Cisl, Rino Tarelli, e della Uil-Pa Salvatore Bosco, chiedono anche al governo di aprire un tavolo di confronto sul pubblico impiego.
La riunione all’Aran “non ha affrontato i nodi preliminari della vertenza sul lavoro pubblico messa in atto dalle organizzazioni sindacali nel mese di giugno”, spiega la nota nella quale i tre sindacati ribadiscono la propria disponibilità a trattare ma confermano “la mobilitazione in atto allo scopo di ottenere dal governo il tavolo negoziale generale”.
“Nel corso di questa settimana, le segreterie nazionali valuteranno le ulteriori iniziative di lotta da assumere”, conclude la nota.
Il ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, si dice che la posizione dei sindacati “sorprende perché alle risorse della Finanziaria 2008 sono state invece aggiunti, da parte di questo governo, altri 2,4 miliardi per il settore statale (per tutto il settore pubblico le risorse da spendere ammontano così a più 6 miliardi di euro), che nel complesso equivalgono ad aumenti retributivi pari al 3,2%”.
“Tanto più che mi sono adoperato per recuperare per il 2009 le risorse dell’accessorio (200 milioni di euro) tagliate dal decreto legge 112 e che sto lavorando con le amministrazioni interessate per recuperare le ulteriori risorse derivanti da leggi speciali sospese dallo stesso decreto per l’anno 2009”, ha concluso il ministro.