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Scuola e religione – Bruxelles: il caso

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Europa – Mondo  La Commissione di Bruxelles accoglie un esposto che ritiene violato il principio di uguaglianza dei cittadini

 In Italia per diventare insegnante di religione, anche in una scuola pubblica, bisogna ottenere il via libera del vescovo. Una prassi in vigore dai Patti lateranensi del 1929 ma entrata in collisione con le regole europee che vietano qualsiasi forma di discriminazione in ragione del credo religioso di un lavoratore.

E per vederci chiaro Bruxelles ha aperto un dossier e inviato una richiesta di informazioni al governo Berlusconi.
Il caso nasce da una denuncia alla Commissione europea promossa dal deputato radicale Maurizio Turco, dall’avvocato Alessandro Nucara e dal fiscalista Carlo Pontesilli.

Le accuse del pool radicale sono molto precise e si fondano sulle regole cardine dell’Unione europea.

Roma, 8 ottobre 2008

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