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La Camera vota la fiducia al decreto Gelmini. Ora tocca al sindacato

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Si sono concluse alla Camera le operazioni per il voto di fiducia chiesto dal Governo sul decreto Gelmini: esito del voto 321 sì, 255 no, 2 astensioni. 
Mercoledì e giovedì saranno esaminati gli ordini del giorno presentati da maggioranza e opposizione. 
Venerdì il provvedimento passerà al Senato che avrà tempo fino al 31 ottobre per l’approvazione definitiva. 
“Ora tocca al Sindacato”, commenta il Segretario Generale della Cisal Scuola prof. Raffaele Di Lecce,”uniti esprimeremo con più forza il netto dissenso sul provvedimento, e daremo voce alle proteste che in molte città d’Italia vedono uniti insegnanti, genitori e semplici cittadini”.
L’appello rivolto dal Segretario Generale a tutto il Sindacato Scuola e non solo, in merito ad un eventuale sciopero generale con la partecipazione di tutte le sigle sindacali presenti sul territorio nazionale, sembra aver avuto eco soprattutto da parte degli operatori scolastici, dalle famiglie, dalla società civile che sente il bisogno di esprimere alle forze politiche di questo paese un malumore forte sul provvedimento noto ormai come decreto Gelmini. Un triste ritorno al passato che sicuramente permetterà di ottenere nuovi risparmi ai danni della già tartassata scuola pubblica.“Ciò che si sta determinando, anche nelle piazze”, dichiara Di Lecce “è un chiaro messaggio rivolto soprattutto al Sindacato che deve necessariamente, e in tempi brevi, riappropriarsi del proprio ruolo ed essere interprete delle istanze che pervengono dal mondo della scuola e dalla società civile della quale abbiamo un necessario bisogno di riconoscimento”. 
Estremamente significativo è stato il sit-in di questi giorni, organizzato nelle piazze dalla Cisal Scuola di Ragusa, guidata dal proprio segretario provinciale prof. Filippo Blanco . Durante la manifestazione sono state raccolte più di 5.000 firme contro il decreto Gelmini 

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