Il pericoloso mestiere del docente, ovvero come evolve il bullismo nella scuola. Non bastavano gli alunni e i genitori ora anche i dirigenti scolastici picchiano picchiano i docenti.
Da Gilda degli insegnanti Catania: Povero docente già in balia delle aggressioni di genitori e allievi, punito dal Governo con gli arresti domiciliari quando si macchia della colpa della malattia, ora rischia anche i pestaggi da parte del proprio dirigente scolastico. E’ accaduto in un Istituto comprensivo, di quelli “modello” , di Catania: un docente, tra l’altro già finito in precedenza all’ospedale per un calcio sferrato da un alunno, è di nuovo finito al pronto soccorso con lesioni ad un piede schiacciato con forza dal proprio Preside.
Ora viene subito da pensare che è la solita esagerazione. Magari il dirigente scolastico è un omone grande e grosso che si muove goffamente tra la folla, il quale, senza volere, magari a causa del poco spazio ha pestato un piede. Invece no! Non è stato un banale caso di incidente, il dirigente non è un omone grande e grosso, ma si potrebbe definire un omino piccolo e all’apparenza incapace di fare del male, e la cosa non è avvenuta casualmente, ma sembra intenzionalmente, ed involontaria testimone è stata una collega del docente che ha assistito allibita all’episodio.
Questi i fatti: il docente si trovava in aula insegnanti quando viene raggiunto da una collega alquanto sconcertata per un episodio appena accadutole che gli racconta per avere il conforto di un consiglio. La docente aveva redarguito severamente un alunno che aveva malmenato un compagno e il discolo aveva reagito ai rimproveri sostenendo una strana tesi: “che il problema era del compagno malmenato e non suo”. Mentre si svolge il colloquio dei due docenti, passa davanti alla porta della sala docenti il dirigente scolastico di quella scuola. Alla docente non par vero di poter immediatamente investire del problema pedagogico il responsabile della scuola, lo chiama e lo mette al corrente dell’accaduto. “Questo è il risultato dei suoi (dell’alunno n.d.r.) insegnanti” risponde il Preside, poi con fare serafico, che sembra gli sia consueto, si volge verso il docente, involontario partecipe del colloquio e mentre dice “ questo vuol dire che se le schiaccio il piede il problema è suo” appoggia un piede sul piede destro del docente e lo schiaccia con tale forza da strappare al poveretto un grido di dolore. Quindi se ne va lasciando i due senza parole. Dopo poco il malcapitato, visto la persistenza del dolore ed un gonfiore che comincia a manifestarsi si reca al pronto soccorso dove i sanitari riscontrano un trauma da schiacciamento del primo secondo e terzo dito del piede destro ed emettono la prognosi di 6 giorni salvo complicazioni.
Lo scrivente, docente che, ahimè, da un po’ di tempo svolge attività sindacale e ne sente di tutti i colori avrebbe avuto difficoltà a credere verosimile questa storia se non l’avesse appresa dalla bocca dello stesso malcapitato protagonista, che è un docente serio e preparato e persona correttissima e che è venuto in sindacato a chiedere consiglio su come comportarsi.
Sembra che nel passato ci sia stata qualche ruggine tra il docente ed il suo dirigente. Sempre però nell’ambito di normali divergenze di opinioni, nulla che potesse far sospettare esiti , è il caso di dire, così traumatici.
Quesito a margine: deve il docente invocare la causa di servizio? Se si, la deve inoltrare allo stesso dirigente scolastico attore volontario dell’infortunio.
Speriamo che non sia l’inizio di un nuovo corso nelle modalità di gestione del personale e che la cosa non prenda “piede” nella scuola.
Dirigente nazionale e Coordinatore regionale Filippo Tortorici