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SNALS-CONFSAL: LA SCUOLA VERSO LO SCIOPERO NO alle proposte del governo di tagli indiscriminati alla spesa per l’istruzione

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 Dopo la proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale della scuola e la richiesta dell’esperimento della procedura di conciliazione, inviata nella serata del 4 ottobre, in data odierna il Segretario Generale ha diffuso il comunicato stampa che riportiamo.

 

 SNALS-CONFSAL: LA SCUOLA VERSO LO SCIOPERO

NO alle proposte del governo di tagli indiscriminati

alla spesa per l’istruzione

 

Roma, 6 ottobre 2008 – “Preso atto che il Governo  – ha dichiarato Marco Paolo Nigi, segretario generale SNALS-Confsal – continua a portare avanti il suo progetto di riforma che comporterà una generalizzata riduzione del tempo scuola, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione delle classi di concorso e l’aumento dell’orario di servizio per i docenti, senza alcuna contropartita, lo SNALS-Confsal ha avviato un comune percorso di protesta con CISL Scuola e UIL Scuola, proclamando lo stato di agitazione di tutto il personale e chiedendo l’immediata convocazione dell’organismo nazionale di conciliazione”.

 

“Lo SNALS-Confsal  – ha continuato Nigi – ha sollecitato il Governo affinché tenesse conto delle nostre proposte alternative che prevedono un contenimento della spesa. Avevamo proposto di abbattere la spesa per le supplenze brevi istituendo l’organico funzionale pluriennale; di ottimizzare l’orario dei docenti della scuola elementare, escludendo comunque l’ipotesi del maestro unico; di operare sull’uscita del personale con 40anni di servizio, accompagnata dalla sostituzione con personale attualmente precario collocato all’inizio della carriera, e sull’eliminazione delle esternalizzazioni con specifico riferimento alla spesa per le cooperative di pulizia; di incidere sulla razionalizzazione delle fonti di finanziamento di progetti spesso inutili”.

 

“Noi crediamo ancora – ha concluso Nigi – che questa possa essere la strada giusta per operare risparmi senza intaccare la qualità del servizio prestato agli alunni e alle famiglie, tutelando nel contempo la professionalità del personale. Se anche in sede di conciliazione la risposta del Governo sarà negativa, la proclamazione dello sciopero generale sarà inevitabile”.

 

* * *

 

Lettera dell’esperimento del tentativo di conciliazione

 

 

 

 

Roma, 4 ottobre 2008

 

Al Gabinetto del Ministro della Pubblica Istruzione

 

Ufficio Relazioni Sindacali

 

Al Capo di Gabinetto del

Dipartimento della Funzione Pubblica

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ufficio Relazioni Sindacali

 

 

Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione di tutto il personale della scuola e richiesta esperimento procedura di conciliazione.

 

Le Organizzazione sindacali Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della Legge n. 146 del 12 giugno 1990, come modificata dalla Legge n. 83/2000, proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola per chiedere

 

·          ·          la revisione del decreto-legge 137/2008, con abrogazione dell’articolo 4 che ripristina il maestro unico e introduce l’orario di 24 ore giornaliere nella scuola primaria

·          ·          l’apertura di un tavolo negoziale con il Governo in merito al Piano programmatico e ai regolamenti attuativi di cui all’articolo 64 del decreto-legge 112/2008, per un reale confronto finalizzato ad una vera riqualificazione della spesa, in grado di coniugare la lotta agli sprechi e alle diseconomie con la garanzia del diritto allo studio e della qualità dell’istruzione e la salvaguardia della professionalità degli operatori della scuola

·          ·          il rinnovo del contratto collettivo nazionale del Comparto e interventi fiscali a favore del lavoro

·          ·          il mantenimento delle prerogative contrattuali e garanzie contro le incursioni legislative nella disciplina del rapporto di lavoro

·          ·          garanzia di organici di istituto funzionali, stabili e pluriennali

·          ·          tutele per il personale precario, anche intervenendo sul turn over e sul pensionamento

 

Si richiede, pertanto, l’esperimento della procedura conciliativa prevista dalla citata legge, convocando l’apposito Organismo di conciliazione costituito con D.M. n. 127 del 20 aprile 2000.

 

Si rimane in attesa di urgente riscontro.

 

 

Francesco Scrima

Massimo Di Menna

Marco Paolo Nigi

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