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Il Brunetta siciliano e la campagna moralizzatrice

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Caro Beppe,
il Brunetta siciliano ha toppato clamorosamente. Giovanni Ilarda, ex magistrato, nominato dal governatore siciliano Raffaele Lombardo assessore alla presidenza con il compito specifico di moralizzare la macchina burocratica regionale e dare la caccia ai fannulloni, scivola sull’assunzione della figlia Giuliana come dirigente alla regione per chiamata diretta, con contratto quinquiennale e con la retribuzione 75 mila euro l’anno (come primo incarico non è male!). L’assessore Ilarda ha giustificato l’assunzione della figlia che, a suo dire, avrebbe avuto tutti i titoli per essere assunta. Peccato però che nessuno ha fatto una pubblica selezione per valutare coloro che magari avevano più titoli della “brillante” Giuliana. Il Brunetta siciliano, come era stato definito Ilarda prima dello scivolone, intervistato (“la Repubblica” del 23 settembre-pagine regionali siciliane) su quali provvedimenti alla Brunetta avesse adottato contro i fannulloni, ha risposto “li stiamo studiando”. La regione siciliana ha dipendenti per più di sei volte di quelli della Lombardia. I dirigenti addirittura sono dieci volte di più. E, mentre Ilarda studia i tagli, cosa fa la Sicilia? Invece di ridimensionari gli organici, licenziare i fannulloni, procede a nuove assunzioni, peraltro lautamente retribuite, di figli, fratelli e parenti vari di assessori e consiglieri regionali. Una cospicua percentuale è stata riservata a politici siciliani trombati nelle varie elezioni. Per un’amministrazione che si è presentata all’insegna del nuovo e soprattuto sotto la bandiera dei moralizzatori non è stato un buon incipit, anzi. da il corriere della sera .it

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