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Consiglio regionale del Lazio :Scuola, approvata mozione contro riforma Gelmini

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Il consiglio regionale del Lazio, presieduto da Guido Milana, ha approvato a maggioranza una mozione che impegna il presidente della giunta e l’assessore alla Scuola a “rappresentare al ministro della pubblica istruzione la forte contrarietà della Regione Lazio ai tagli decisi dal governo per quanto riguarda la scuola pubblica”, con particolare riferimento alla “drastica riduzione della qualità e quantità dell’offerta educativa da parte delle scuole elementari determinata dall’introduzione del maestro unico”.

Come ha illustrato in aula il capogruppo dei Verdi Enrico Fontana, primo firmatario, “la mozione coglie il fermento e le preoccupazioni che si registrano nel mondo della scuola per le conseguenze che produrrà il decreto Gelmini.

Dobbiamo rivendicare una titolarità precisa in materia – ha affermato – e far presente al governo nazionale che questo consiglio regionale è fortemente contrario ai tagli che sono stati decisi.

Questo è un atto di sostegno concreto a chi oggi sta difendendo la scuola pubblica nella nostra regione”.

Il provvedimento impegna inoltre il presidente e l’assessore “ad affidare all’osservatorio regionale permanente per il dimensionamento scolastico il monitoraggio dell’offerta educativa nelle scuole elementari” della Regione, per “evidenziare tutte le criticità che si determinano nel corso dell’anno scolastico” e a “sviluppare ogni iniziativa utile, anche di concerto con altri enti e istituzioni locali, con i rappresentanti degli istituti scolastici e dei genitori” per garantire l’esercizio del diritto allo studio in tutte le scuole laziali.

La mozione, sottoscritta anche dai consiglieri Giuseppe Mariani (Verdi), Massimo Pineschi (Lista Marrazzo per il Pd), Roberto Alagna (Lista civica per il Lazio) e Mario Perilli (Pd), ha innescato un dibattito politico sulla scuola e sulla riforma proposta dal Ministro Gelmini.

Dopo l’intervento di apertura del consigliere Enrico Fontana, è intervenuto Antonio Cicchetti, capogruppo An-Pdl che, annunciando voto contrario alla mozione, ha ricordato come “il maestro unico ha prodotto nel tempo risultati positivi” e che “occorre ripristinare quel’ordine civile e morale che all’interno della scuola ha sempre prodotto buoni frutti”.

Anche Donato Robilotta (Sr-Pdl) ha criticato la mozione, definendola “un attacco ingiustificato al Governo” e auspicandone il ritiro.

Di parere opposto Ivano Peduzzi, capogruppo Prc, secondo cui “il decreto Gelmini ha posto in essere un’operazione economico-finanziaria di taglio di risorse alla scuola senza concertazione, senza il coinvolgimento dei soggetti interessati.

E’ un provvedimento che non risponde alle reali esigenze di un miglioramento dell’offerta formativa”.

Posizione condivisa anche da Luisa Laurelli (Pd) che, annunciando voto favorevole alla mozione, ha osservato che il decreto Gelmini “smantella la scuola pubblica italiana, in particolare il segmento più delicato, quello della scuola dell’infanzia, quello che tutte le statistiche segnalano come il più efficace delle strutture scolastiche”.

Dura, invece, la critica alla mozione da parte del capogruppo Fi – Pdl, Alfredo Pallone, che ha sottolineato la strumentalizzazione politica della “ennesima mozione della maggioranza regionale contro il governo nazionale”.

Entrando nel merito della riforma ‘Gelmini’, la consigliera Anna Evelina Pizzo (Prc) ha affermato che “la conoscenza è un bene comune e il processo messo in atto dal ministro cancella completamente questa convinzione.

Non ho preclusioni nei confronti del fatto che si possa cambiare, ma ci viene riproposto un modello antico, superato, inattuale rispetto anche alle esigenze della vita sociale e della conoscenza”.

E’ intervenuta poi Annamaria Massimi (Pd), presidente della commissione Scuola, diritto allo studio, formazione professionale e università, secondo la quale “mai era accaduto che norme relative agli ordinamenti o programmi scolastici fossero inserite in un decreto legge di tipo economico-finanziario, azzerando di fatto tutto il lavoro svolto dalla scuola italiana in trenta-quarant’anni: è di una gravità assoluta.

Innovazioni dettate solo da ragioni economico-finanziarie, senza un progetto pedagogico-didattico.

La scuola deve creare pari opportunità, guidare e orientare. Il maestro unico, invece, rappresenta un rischio di egemonia culturale. Non si può tornare indietro”.

Secondo Massimiliano Maselli (Fi-Pdl), si tratta di una “mozione inutile, finalizzata a fare polemica con il Governo.

Anche il presidente Napolitano ha detto che sulla scuola c’è bisogno di coraggio per riorganizzare e rilanciare e, quindi, ha parlato anche di tagli.

L’esempio del maestro unico costituisce un esempio chiaro e emblematico”.

Contrario alla mozione anche Francesco Saponaro (Gruppo misto), che ha definito “infondato l’allarmismo diffuso tra le famiglie, visto che si tratta di un piano triennale di razionalizzazione del sistema della spesa della scuola”.

Infine, secondo Nicola Palombi (Fi-Pdl), “il tema del maestro unico non deve essere inteso come un ritorno al passato, bensì come il ripristino di un giusto rapporto tra bambini e maestro dell’infanzia.

È giusto offrire un unico punto di riferimento, che possa essere utile nel loro processo formativo”.

L’assessore regionale all’Istruzione Silvia Costa (Pd) ha concluso il dibattito sottolineando che si tratta di una “questione molto delicata, perché con la legge finanziaria si è previsto un taglio di 87mila docenti per il triennio, di cui 10 mila di scuola elementare solo nel primo anno”.

Nell’evidenziare come il provvedimento sia stato assunto senza alcuna interlocuzione con regioni o enti locali l’assessore ha, poi, affermato che “l’allarme è elevato e le preoccupazioni sono più che giustificate, perché i tagli non vengono effettuati per rivedere una pedagogia, ma solo perché è più facile tagliare nelle scuole elementari tornando al maestro unico: cominciare a tagliare proprio nel segmento della formazione scolastica che ha le migliori performances è una decisione certamente discutibile”.

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