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DAI ” DICO ” AI ” DIDORE”. ECCO LA PROPOSTA BRUNETTA-ROTONDI SULLE COPPIE DI FATTO

1966

17.9.2008-’Didore’, ‘diritti e doveri di reciprocità dei conviventi’. Il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta parla per la prima volta di un progetto sulle unioni civili alternativo ai Dico, sviluppato insieme a Gianfranco Rotondi. 
«Con il pretesto dei diritti – afferma -, la sinistra intendeva assalire la diligenza del welfare. In particolare, le pensioni di reversibilità, su cui l’Italia ha già le norme più generose al mondo, che però non affondano il sistema perchè di solito un coniuge sopravvive all’altro di una manciata di anni. Ma con i Dico il superstite avrebbe percepito la pensione per venti o trent’ anni: un disastro. Al contrario, i ‘Didore.’ non prevedono oneri per lo Stato. Non un solo euro a carico del contribuente. Non welfare: diritti individuali. La sinistra, nascondendosi dietro le coppie omosessuali, aveva progettato un colpo grosso, un imbroglio. Paradossalmente, meglio Zapatero, per cui le due tipologie di convivenza si equivalgono».

Il ministro sottolinea che nel suo progetto,  non c’è «nessuna imitazione riduttiva del matrimonio»: «La famiglia è un bene pubblico, e come tale destinatrice di welfare», ma esistono «legami di affettività» che «meritano la tutela dello Stato». Da qui l’idea «dell’ economista», come precisa Brunetta, «di un testo unico che possa migliorare la vita di molti cittadini senza spese per lo Stato. Prevedendo il diritto, in caso di malattia, di accudire il convivente. Di designarlo come rappresentante per le decisioni in materia di salute. Di succedergli nel contratto di locazione. Diritti, ma anche doveri: ad esempio, gli alimenti, per un periodo proporzionale alla durata della convivenza».QN

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