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BOSSI CI RIPENSA: SONO CONTRARIO AL MAESTRO UNICO

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News: BOSSI CI RIPENSA: SONO CONTRARIO AL MAESTRO UNICO

 

Bossi:  “sono contrario a insegnante unico”.  Tuttoscuola,  7 settembre 2008
 ‘Se c’è un solo insegnante è più facile che si rovini il bambino, se ci sono più insegnanti almeno qualcuno è buono’.
 Lo ha affermato il leader della Lega Nord e ministro per le Riforme Umberto Bossi nel corso della festa del partito a Torino, esprimendo contrarietà riguardo alla proposte dell’insegnante unico avanzata dal ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini.
 “Tocca al ministro controllare che gli insegnanti siano bravi, un insegnante unico costa un sacco di soldi in meno, onestamente, in un momento in cui non ci sono i soldi e’ chiaro che si parli di insegnante unico; se c’è un solo insegnante è più facile che si rovini il bambino, se ci sono più insegnanti almeno qualcuno è buono”.
 Bossi è poi tornato sull’argomento della scuola, come racconta una cronaca dell’Apcom, e, senza nominare Maria Stella Gelmini ha affermato che “il ministro sa che per affrontare le cose a scuola devi essere prima stata come minimo un insegnante. Secondo me per capire che cosa occorre alla scuola devi averci vissuto dentro, devi essere stato insegnante, devi sentire l’odore della polvere”.
 Infine, durante il comizio, parlando dei problemi dell’istruzione, il senatùr è stato interrotto da una donna con le parole “mandala a casa la Gelmini”. Pronta la replica di Bossi: “Se comincio a mandare a casa un ministro è facile che si ingrippi il Governo. Facci fare il federalismo figliola, poi ci pensiamo. L’avevo detto che era meglio non parlarne (di scuola, ndr)”. Bossi ha infine aggiunto: “La scuola magari, la prossima volta, la chiederà la Lega, chi lo sa”.

Gelmini:
 “Stupefatta della confusione mentale di Bossi”.

  Tuttoscuola,  7 settembre 2008
 Sono stupefatta della confusione mentale di Umberto Bossi, che a metà agosto ha detto che tre ministri erano troppi e ne bastava uno, ed oggi, 7 settembre, dice esattamente l’opposto”. E’ quanto ha replicato in una dichiarazione all’Ansa il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, rispondendo a quanto detto questa sera dal leader leghista.
 “Sempre ad agosto Bossi ha anche detto che per i ragazzi sarebbe meglio avere un unico punto di riferimento. Si metta d’accordo con se stesso – ha aggiunto il ministro- prima di parlare di scuola. Per fortuna il Governo, con le misure previste da Tremonti e da me attuate, grazie al voto del Parlamento ha già deciso”, ha concluso Gelmini.
 
Maestro unico:
 Bossi ci ripensa.

di R.P.  La Tecnica della Scuola, 7.9.2008.

Incredibile inversione di rotta della Lega: Umberto Bossi dichiara che il maestro unico è necessario per risparmiare, anche se pedagogicamente non è la soluzione giusta. “Se ci sono più insegnanti – sostiene il Ministro leghista – almeno qualcuno è buono”.
Il “fronte” a difesa del maestro si sta incrinando.
 Nella serata del 7 settembre le agenzie lanciano una notizia che ha quasi dell’incredibile: Umberto Bossi, intervenendo alla festa della Lega Nord a Torino, dichiara testualmente: “Tocca al ministro controllare che gli insegnanti siano bravi, un insegnante unico costa un sacco di soldi in meno, onestamente, in un momento in cui non ci sono i soldi è chiaro che si parli di insegnante unico; se c’è un solo insegnante è più facile che si rovini il bambino, se ci sono più insegnanti almeno qualcuno è buono”.
E’ difficile capire il motivo di questa sortita del ministro delle riforme Umberto Bossi proprio alla vigilia dell’avvio del dibattito parlamentare sul decreto 137 il cui articolo 4 prevede appunto il ritorno al maestro unico.
 Ancora più incomprensibile se si considera che l’articolo 4 è stato voluto dal ministro leghista Calderoli (si dice anzi che il testo della norma sul maestro unico sia stato scritto dall’ufficio legislativo del Ministero per la semplificazione normativa e trasmesso con un fax al Ministro Gelmini con l’ “invito” a inserirlo nel decreto legge).
 Può darsi che negli ultimi giorni la Lega sia stata “assediata” dai sindaci delle regioni del nord, preoccupati che i tagli nella primaria possano far diminuire il tempo scuola con inevitabili richieste da parte delle famiglie di avere servizi integrativi organizzati dagli Enti Locali.
 Per poter affermare con certezza che lo scenario sta cambiando bisogna però aspettare le prossime ore: non sarebbe la prima volta che Bossi dichiara e smentisce (o precisa) subito dopo.

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