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Università/ Diritti civili: Gelmini si dimetta, insieme a Brunetta

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Dopo caso su esami da avvocato fatti in Calabria

Roma, 4 set. (Apcom) – Devono rassegnare le dimissioni. Il ministro dell’istruzione Gelmini per la vicenda dell’esame da avvocato in Calabria; Brunetta per quanto dichiarato a Matrix che un altro esponente di governo, lombardo, il cui verrà rivelato domani, avrebbe fatto fare al figlio, laureato in giurisprudenza, l’esame da avvocato a Catanzaro. A fare le richieste è il leader del movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, in una nota. Non c’è “nulla di penalmente rilevante nei loro comportamenti, spiega Corbelli, ma atti assai discutibili, moralmente censurabili, che vanno nella direzione opposta alle prediche quotidiane di questi esponenti di Governo”.

“La Gelmini non può restare un minuto di più al ministero. Non ha più la credibilità necessaria, dopo che si è scoperto, che proprio lei, la grande moralista e fustigatrice, che invoca la meritocrazia, il rigore, che annuncia i tagli nella scuola, con il massacro dei precari, che ripristina il voto in condotta, è la stessa che per superare il difficile esame da avvocato è scesa dalla sua Brescia sin nella lontana Reggio Calabria, dove, come è noto, l’esame lo superano praticamente tutti”.

Corbelli ritiene poi “opportuno” che anche Brunetta, dopo quanto ha detto in tv, ieri sera, nella trasmissione di Enrico Mentana. Il ministro della pubblica amministrazione e innovazione – secondo la nota dell’associazione – avrebbe ammesso di aver percepito, quand’era deputato europeo e docente universitario, 22mila euro quale consulente di Palazzo Chigi. “Come può questo ministro, eurodeputato ed ex consulente, a pagamento, del Presidente Berlusconi, fare oggi la morale e la predica a tutti gli statali?”, attacca Corbelli.

 

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