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POLITICA. SCONTRO NEL PD. VELTRONI: “PARISI HA OFFESO I DEMOCRATICI”

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 6.9.2008– Non si è dirigenti solo per i privilegi, essere dirigenti significa avere più responsabilità e guadagnarsi sul campo il proprio posto facendosi votare. Walter Veltroni, nell’intervista alla Festa del Pd di Firenze, replica duramente ad Arturo Parisi che ieri sullo stesso palco aveva criticato il segretario del Pd. Veltroni non lo nomina ma ricorda che: ”Ieri un dirigente del nostro partito ha detto che Berlusconi è stato bravo nei primi cento giorni di Governo e noi no: questa è in primo luogo un’offesa al popolo del 34% che ci ha votato, un’offesa a chi lavora qui, a chi è nel territorio per costruire il Pd”. “Chi è dirigente – ha aggiunto Veltroni – ha una responsabilità in più, chi è dirigente non ha solo privilegi, deve guadagnarseli sul campo, farsi votare e non stare solo nei luoghi dove si prendono le decisioni”. Le risposte di Veltroni, accolto con una standing ovation dalla platea fiorentina della prima festa nazionale del Pd, alle domande di Mentana risponde, pasando al contrattacco delle critiche che gli sono piovute in questi giorni da diversi compagni di partito.”E’ bene discutere, è bene dibattere ma questo tran tran deve finire”, avverte. “Ora va ricercato il consenso degli italiani – ha detto ancora Veltroni- e va ricercato tra la gente perché i nostri dirigenti non dovranno essere quelli più bravi a fare gli interventi nelle riunioni ma a stare tra la gente”. E Veltroni è molto netto nello spiegare di “preferire un dirigente meno brillante nel fare discorsi ma che sappia cosa dire quando sta tra gli operai o tra gli artigiani”. Quanto alle frecciatine che gli sono arrivate anche da Massimo D’Alema, Veltroni ricorda che l’oggi denunciata alleanza con Antonio Di Pietro alla vigilia delle elezioni fu invece una scelta di tutti.”E’ stata una scelta che abbiamo condiviso nel partito, era giusto farlo ed eravamo tutti d’accordo, ad eccezione di una persona”, ricorda il segretario. E dopo il voto è stato Di Pietro, non il Pd, a venire meno agli impegni presi. “Di Pietro – rivendica Veltroni- ha sottoscritto completamente il nostro programma e il fatto di costituire un gruppo unico, poi, siccome aveva preso due eletti in più che gli consentivano di fare un gruppo autonomo, ha tradito e stracciato un patto fatto davanti agli elettori”. Più in generale, “se riuscissimo a mettere ordine e razionalità – ammonisce Veltroni – ci farebbe bene”. Perchè “il centrosinistra quando perde – denuncia il segretario del Pd- inizia un infinito psicodramma e poi bisogna ricominciare sempre tutto da capo. Per chi lo dice è depressivo ma per fortuna – assicura- c’è la gente che è più avanti e che ha voglia di una riflessione serena”. APCOM

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