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Una valanga di no alle “leggi vergogna” sulla scuola

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di Forum Insegnanti

Cresce in misura esponenziale la rabbia dei cittadini di fronte al virulento attacco alla Scuola Pubblica operato dal governo attraverso una serie di provvedimenti, ultimo in ordine di tempo quello relativo al ritorno al maestro unico, che, se non bloccati con fermezza, falcidieranno migliaia di posti di lavoro in tutti gli ordini di scuola ed abbasseranno la qualità dell’istruzione. Saranno chiusi migliaia di istituti nei piccoli centri e non solo, si avranno classi più numerose dappertutto, meno ore di lezione per gli studenti e meno sostegno per gli alunni disabili, il tempo pieno scomparirà.

In compenso le scuole saranno trasformate in fondazioni e governate dal dirigente che potrà assumere direttamente i dipendenti, senza il passaggio per pubblico concorso, e da un consiglio di amministrazione controllato da soggetti privati.

E’ chiaro, perciò, l’intento di trasformare la Scuola in un sistema aziendalistico-feudale mortificando così il principio della libertà d’insegnamento.

I docenti , però, sono molto più svegli di quanto i governanti credano e non hanno avuto difficoltà a comprendere qual è la verità nascosta dietro l’ipocrita copertura dei proclami populisti della Gelmini: distruggere la scuola statale per svenderla ai privati, come del resto sta avvenendo per tutti i beni pubblici.

La reazione dei cittadini è stata immediata e, tra le altre iniziative che si stanno muovendo da più parti, proprio in questi giorni sul sito www.foruminsegnanti.it è stato lanciato un appello alla mobilitazione contro la privatizzazione della Scuola Pubblica, che in poco tempo, al ritmo di centinaia di firme al giorno, ha raccolto da tutta Italia una considerevole quantità di adesioni, per questo ci si attenderebbe in particolare dai sindacati l’appoggio ai lavoratori in fermento e la proposta di forme adeguate ed incisive di lotta.

La raccolta di firme procederà sia nella modalità online che nelle scuole e nelle città su appositi moduli scaricabili dal sito stesso all’indirizzo http://www.foruminsegnanti.it/appello2008.

Forum Insegnanti

4 settembre 2008

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