Maestro unico/1.
Una raccolta di firme contro. da TuttoscuolaNEWS, n. 357, 1 settembre 2008
Non ci sono solo i sindacati ad opporsi al maestro unico, contro il cui ritorno la Flc-Cgil ha annunciato che “farà muro”.
In vista della riapertura delle scuole primarie il CESP – Centro Studi per la Scuola Pubblica – e il Coordinamento Nazionale Tempo Pieno, già impegnati in precedenti battaglie soprattutto in difesa del “tempo pieno”, lanciano una campagna nazionale contro il maestro unico. Fin dal primo giorno di apertura delle aule genitori e insegnanti raccoglieranno firme in calce a una petizione contro la reintroduzione del maestro unico.
Secondo i promotori dell’iniziativa “il maestro unico è il maestro degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, pensare di reintrodurlo nella scuola di oggi appare grottesco oltre che distruttivo delle migliori qualità della scuola elementare”. A loro avviso si deve infatti alla pluralità e alla contitolarità degli insegnanti, a partire da quella che si realizza nel “tempo pieno”, il miglioramento dei risultati e la riduzione della selettività.
E soprattutto, si chiedono gli organizzatori della raccolta di firme, “perché intervenire con misure distruttive come questa in un settore della scuola pubblica che – anche a detta dei parametri internazionali – funziona bene?”
Parte la sperimentazione
per questo anno scolastico?
da Tuttoscuola, 1 settembre 2008
Da indiscrezioni raccolte sembra che il ministro Gelmini voglia offrire alle scuole già da questo anno scolastico la possibilità di sperimentare il maestro unico in classi funzionanti per 24 ore settimanali.
Potrebbe però esserci la difficoltà di non riuscire nell’intento, perché l’inizio delle lezioni è imminente, tanto che proprio nella regione del ministro, la Lombardia, già l’8 settembre gli alunni saranno in classe. E un flop di adesione metterebbe sicuramente a rischio la credibilità del progetto che dal 2009, a quanto sembra, dovrebbe diventare vincolante per le scuole o per una parte delle classi attivate.
Il pochissimo tempo a disposizione potrebbe dunque far infrangere quello che era un sogno già dell’ex ministro Moratti. La “lady di ferro” non l’aveva mai formalizzato o indicato esplicitamente, ma i continui riferimenti alla scuola elementare del maestro unico prima dell’avvento dei moduli avevano fatto capire a tanti che il suo progetto finale di riforma del sistema puntava anche a ripristinare il docente unico nella nuova scuola primaria.
Tra i più stretti collaboratori del ministro il suo sogno era ben noto, anche se, per le difficoltà incontrate per il tutor e per altri contrasti minori, aveva dovuto a malincuore rinviare a tempi migliori quel progetto.
A distanza di poco più di due anni, il ministro Gelmini, raccogliendo il testimone, rende ora possibile quel sogno, dopo l’incoraggiamento pressante del ministro Tremonti e di altri esponenti di spicco della sua maggioranza che le hanno fatto superare le iniziali perplessità.
La decisione è stata un po’ sofferta ed è arrivata quasi all’improvviso solamente alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico dentro il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri giovedì scorso e tuttora in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale per la sua entrata in vigore. Ma la fretta è spesso cattiva consigliera…