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Alitalia/ Parte commissariamento.Passera: serve ok sindacati-punto

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Fantozzi neo commissario. Lunedì confronto governo-sindacati da APCOM

Roma, 29 ago. (Apcom) – La vecchia Alitalia dopo 62 anni di storia dichiara lo stato di insolvenza e viene commissariata. Oggi l’ultimo cda della compagnia, guidata da Aristide Police, ha avviato il passaggio obbligato delle procedure per il commissariamento del gruppo dalle cui ceneri rinascerà la Nuova Alitalia mentre il governo ha nominato poche ore dopo Augusto Fantozzi commissario straordinario. Tuttavia per il decollo della nuova compagnia disegnata da Intesa Sanpaolo l’ad, Corrado Passera, ha posto un paletto tassativo: senza l’accordo sindacale l’operazione non partirà. La palla dunque si sposta ora sul campo della trattativa con i sindacati che oggi hanno già chiesto al governo che tutti gli esuberi siano ricollocati e che il confronto di lunedì sia nel merito e non confinato solo sul personale in eccesso. Il governo intanto continua a rassicurare sulla bontà dell’operazione, convinto che la compagnia crescerà e che l’Europa, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, la considererà “legittima”. Agli esuberi, poi, ha rassicurato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, sarà garantito il reddito “per un periodo adeguatamente lungo”.

Anche per Intesa Sanpaolo dunque, come per Air France, costretta a lasciare proprio per il no dei sindacati, la condizione imprescindibile è il via libera delle organizzazioni dei lavoratori: “spero che risulterà chiaro a tutti – ha detto Corrado Passera – che questo è un piano serio, molto solido, difficile, molto impegnativo. É un piano che comporta impegni di lungo periodo ma è un piano in grado di ristrutturare e rilanciare Alitalia”. Ma l’accordo con il sindacato sarà “fondamentale”. “Ci saranno tutti i confronti che sono necessari – ha spiegato – bisognerà raggiungere un accordo perchè in una grande azienda che vuole ristrutturarsi e rilanciarsi, l’apporto del sindacato è fondamentale”. Cruciali dunque saranno “le prossime 4 o 5 settimane per capire se si va avanti”. Quanto poi all’ingresso di nuovi soci Passera ha confermato che “nei prossimi giorni ci potranno essere nuovi investitori” stranieri. Si parla di Morgan Stanley e Nomura.

I sindacati dunque si preparano all’incontro di lunedì mettendo subito in chiaro alcune condizioni: “non abbiamo alcuna intenzione di accettare un confronto esclusivamente circoscritto alla gestione degli esuberi. Il sindacato non accetterà di essere relegato alla esclusiva gestione degli effetti sul lavoro di un piano sconosciuto. Rivendichiamo – hanno detto all’unisono – il diritto a confrontarci preventivamente sui contenuti industriali del progetto”. Immediata la risposta del ministro Sacconi che ha rassicurato che il confronto sarà a tutto campo.

E cosi’ la vecchia Alitalia chiude i battenti con i conti di luglio in peggioramento, con un indebitamento salito a 1.172 milioni di euro, con un incremento di 57 milioni di euro rispetto a giugno e in cassa solo 314 mln. L’attesa è ora tutta puntata sul confronto di lunedì tra governo e sindacati.

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