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Permessi per l’assistenza agli invalidi nel mirino di Brunetta

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Un attacco che respingiamo con sdegno

da il pane e le rose

“L’ultimo annuncio del Ministro Brunetta, che dichiara di voler mettere mano ai permessi per l’assistenza ai familiari invalidi, rappresenta un nuovo grave attacco ai diritti del lavoratori che respingiamo con sdegno”, dichiara Giuliano Greggi della direzione nazionale RdB-CUB P.I.

“Se è vero che i 3 giorni al mese di permesso retribuito consentiti dalla la Legge 104/92 sono una foglia di fico apposta da uno Stato che, non garantendo la dovuta assistenza, scarica sulle spalle delle famiglie l’onere di provvedere ad invalidi e disabili – prosegue Greggi – è inaccettabile la messa in discussione di questo diritto, nell’ambito di quella che appare come una vera e propria persecuzione dei lavoratori pubblici”.

“Privare i lavoratori di questi permessi, così come le pesanti penalizzazioni già comminate a chi si ammala, significa voler perseguire l’ obiettivo di smantellare lo Stato sociale”. Incalza Greggi: “A quando le sanzioni per quelle lavoratrici privilegiate che godono dei premessi di maternità?”.

“Ma il Ministro deve valutare con attenzione gli annunci ad effetto. E’ già emerso dalla stampa più accorta che il tanto sbandierato calo del 37% del presunto assenteismo nel Pubblico Impiego è stato calcolato su dati che riguardano solo 27 amministrazioni su 9.800, peraltro non individuate con i criteri statistici scientifici. La propaganda ideologica, dunque, ha le gambe corte. E la risposta dei lavoratori non tarderà a farsi sentire”, conclude il dirigente RdB-CUB P.I..

Roma, 28 agosto 2008

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