Scuola, rivolta contro il ministro Il governatore della Sicilia: così offende la storia d´Italia I corsi ai docenti meridionali. La Gelmini: mai detto che abbassano la qualità, ma un problema nel Sud esiste. Pd, fischi alla Lega
ROMA – È rivolta contro il ministro Gelmini che ha detto di voler istituire dei corsi per i professori del Sud. Il ministro in parte smentisce ma insiste: «Un problema nel Sud c´è».
«Il ministro Mariastella Gelmini ritratti le dichiarazioni razziste parlando di uomini e donne del Sud. Il suo è un atteggiamento assai grave». Il presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, non nasconde il suo sdegno per le considerazioni negative sulle scuole e gli insegnanti del Sud. «E´ grave – lamenta Lombardo – esprimersi in termini così razzisti. Tra i meridionali ci sono state figure di straordinario rigore etico ed enorme valore morale ed intellettuale. Figure e persone che non vanno offese da generalizzazioni illogiche». E così, l´attacco al ministro della Pubblica istruzione si trasforma nella giornata di domenica in un furioso bombardamento.
Il parlamentare del Pd Franco Laratta la definisce, «il ministro più ignorante che abbiamo avuto negli ultimi 60 anni». Marcello D´Orta, l´autore del best seller “Io speriamo che me la cavo”, commenta: «Ho difeso alcune scelte del ministro Gelmini, come il grembiule a scuola e una maggiore fermezza sulla condotta scolastica, ma credo che gli insegnanti del sud siano più preparati dei colleghi settentrionali, sono le strutture che mancano». E proprio in Campania, secondo indiscrezioni, la Gelmini inaugurerà l´apertura dell´anno scolastico.
Eppure le precisazioni del ministro, che nel pomeriggio ha smentito le dichiarazioni riportate dalle agenzie di stampa, non bastano a rasserenare gli animi.
«Vogliamo chiarire al ministro – rileva la Rete degli studenti – i significati dei dati Ocse-Pisa citati: l´Italia è ultima in Europa per la qualità della scuola. Probabilmente ciò dipende anche dal fatto che siamo pressoché ultimi per quantità di finanziamenti attribuiti al settore». Il portavoce dell´Idv Leoluca Orlando: «La tardiva ritrattazione del ministro non cancella la gravità di un pensiero rozzo e falso che offende milioni di persone».
«Prendiamo atto della smentita del ministro Gelmini sui ‘corsi intensivi´ per gli insegnanti del Sud, ma ora ci dica come intende affrontare i problemi veri della scuola» esorta il segretario generale della Cisl scuola, Francesco Scrima.
Anche il Pd attacca il ministro. «Al di là delle smentite parlano i fatti: i tagli apportati in Finanziaria fanno presagire il peggio» osserva il ministro dell´istruzione del governo ombra Maria Pia Garavaglia. «Oggi più che mai – aggiunge Pina Picierno, responsabile delle politiche giovanili – abbiamo la conferma che per questa maggioranza, per questo governo l´Italia non è più una nazione unita. Ha vinto Bossi e gli altri si adeguano».
Plauso al Gelmini-pensiero arriva, naturalmente, da esponenti del Pdl. «Bisogna dare atto al ministro – dice Italo Bocchino – di aver impostato con chiarezza il suo lavoro al ministero, facendo capire al Paese che è giunto il momento di avere una scuola più efficiente e competitiva». E d´accordo con lui è Francesco Pasquali, Coordinatore Nazionale dei Giovani per la Libertà secondo il quale «la risposta alla domanda di formazione che viene dagli studenti e dalle famiglie, oltre che un´impronta professionale al lavoro degli insegnanti, sono gli elementi che stanno alla base del rilancio».
Nota: Repubblica 25/08/2008