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Impiegati a casa in malattia In Provincia sono aumentati

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Dati in controtendenza rispetto alla media nazionale. Le assenze sono diminuite nei mesi di maggio e giugno rispetto all’anno scorso, aumentate invece a luglio. I permessi riguardano lunghe convalescenze

 

 

 

Rovigo, 22 agosto 2008 – Se a livello nazionale sembrano diminuire le assenze per malattia dei dipendenti pubblici, dopo l’entrata in vigore del ‘Decreto Brunetta’ lo scorso giugno, il dato non vale per gli enti rodigini, almeno per quanto riguarda i dipendenti della Provincia di Rovigo, dove in realtà i permessi chiesti per malattia sono aumentati.

 

Come richiesto dalla ‘Rilevazione pilota sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici 2007-2008’, prevista dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione, anche Palazzo Celio ha inviato i dati relativi alle assenze nei mesi di maggio, giugno e luglio degli ultimi due anni. Secondo i numeri, se è vero che le assenze per malattia sono diminuite nei mesi di maggio e giugno di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i dati si invertono per il mese di luglio, il primo periodo in cui effettivamente è entrato in vigore il decreto 112 (del 25 giugno).

 


Infatti,
se è vero che a maggio il numero di ‘assenze per malattia’ è diminuito (in tutto 136, contro le 278 del 2007 ovvero una media del 5% se rapportate al numero complessivo dei dipendenti, a fronte del 9% dell’anno scorso); e che altrettanto è successo a giugno (quando i permessi hanno raggiunto quota 154, contro i 210 di giugno 2007, per una media del 5% contro il 7% dell’anno scorso), i dati di luglio confermano invece un trend in aumento, con l’8% dei dipendenti assenti per motivi di salute, contro il 7% del luglio 2007 (239 assenze, a fronte di 214 nello stesso mese dell’anno prima).

 

Ma le statistiche della Provincia di Rovigo arrivano fin dopo ferragosto e da Palazzo Celio arriva anche la conferma, a fronte di una diminuzione dei giorni richiesti in generale, dell’aumento del periodo di assenza dei dipendenti interessati, anche se a prima vista sembrerebbe di no. Confrontando le cifre infatti (dall’1 al 17 agosto rispettivamente del 2007 e del 2008) si registrano rispettivamente 105 e 88 giorni di permesso per malattia. Ma rapportando questo dato al numero di dipendenti che ne hanno usufruito (ovvero 23 nel 2007, ma solo 13 nel 2008), si desume che in realtà i giorni presi dal singolo lavoratore per motivi di salute sono aumentati, raggiungendo quest’anno quota 6,67 (di media giorni/uomo) contro i 4,56 dell’anno scorso. In particolare, in 4 casi su 13, si tratta di convalescenze post intervento chirurgico o giorni di riposo necessari per il trattamenti riservato a patologie gravi.

 

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