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Berlusconi: «In arrivo bonus bebè

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Il premier fa il bilancio dei primi 100 giorni dell’esecutivo «Arriveranno nella seconda parte della legislatura, dopo aver rimesso in ordine i conti dello Stato»

ROMA – Il governo introdurrà «gradualmente» l’abolizione del bollo auto e l’introduzione del bonus bebè. In un’ intervista a Il Giornale il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, indica alcuni degli interventi a sostegno delle famiglia di prossima attuazione. Lo stop al bollo auto e il bonus bebè, dice il premier, «li abbiamo promessi per la seconda parte della legislatura, saranno attuati gradualmente e compatibilmente con le possibilità di bilancio, dopo aver riavviato la crescita economica e rimesso in ordine i conti dello Stato».

FEDERALISMO – L’obiettivo del governo è «ridurre il costo della macchina pubblica per poter ridurre la pressione fiscale: le riforme servono a questo». Poi prosegue: «Nel Dpef – sottolinea il premier – c’è scritto che in mancanza di riforme che rendano la macchina dello Stato più efficiente e meno onerosa, le tasse non possono essere abbassate». E per Berlusconi è il federalismo fiscale, «che – sottolinea – approveremo entro l’anno» che «servirà proprio a rendere più responsabili tutti gli amministratori pubblici in modo da ridurre le spese dello Stato, delle Regioni, delle alte istituzioni locali e quindi poter ridurre le imposte sulle famiglie e sulle imprese».

ALITALIA – Il tema della compagnia di bandiera. L’Alitalia come simbolo della rinascita dell’Italia. E’ questo l’obiettivo delineato dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: «L’Alitalia – sottolinea il premier – è stata una bandiera dell’Italia che rinasceva dopo la seconda guerra. La nuova Alitalia sarà la bandiera di un Paese che esce dal tunnel di una lunga crisi». Il Cavaliere torna polemicamente su una battuta del numero uno di Air France, Jean Cyrill Spinetta, secondo il quale per salvare Alitalia ci sarebbe voluto un esorcista: «Abbiamo trovato un pool di imprenditori che crede nella possibilità dell’Italia di competere nel mondo con la forza e l’orgoglio di un Paese che fa parte del G8, altro che esorcista…».

RIFORMA PER LA GIUSTIZIA DEVIATA – Infine Berlusconi, rilancia il tema della riforma della giustizia sottolineando che «una giustizia che si occupa solo di politica è una giustizia deviata dai suoi compiti istituzionali. Una giustizia che non funziona è una giustizia che nega ai cittadini i loro diritti, che non sostiene lo sviluppo dell’economia, che rende aleatori i rapporti civili, che non da’ ai cittadini sicurezza contro l’offensiva della criminalità». Inoltre, secondo il Cavaliere, «una giustizia che invade i campi che non le sono propri, è una giustizia deviata. Una giustizia esercitata in nome di un’ideologia o, peggio, di un disegno politico, è una giustizia deviata».

15 agosto 2008

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