su Repubblica, segnala come il recente decreto legge 112 collegato alla finanziaria metta a serio rischio le scuole dei piccoli comuni.
Ogni anno questa situazione è presente anche nel mio Comune, ma in una piccola frazione che con le unghie e con i denti riesce a mantenere una scuola che fatica ad accogliere una quindicina di ragazzi di più classi.
Mi viene in mente che proprio pochi mesi fa l’insegnante di questa scuola che partecipava con la sua classe ad un progetto di intercultura, mi chiedeva di poter avere visibilità perchè questo avrebbe contribuito a mantenere viva questa scuola.
Succede davvero che poi queste piccole realtà dimostrano grande vitalità e capacità di sapersi aprire al territorio, partecipare ad azioni culturali e sociali.
Rimane il fatto che economicamente queste scuole non sono giustificabili, ma forse la giustificabilità dovrebbe essere soppesata con il valore di una scuola come avamposto di civiltà in piccoli borghi.
La questione descritta da Intravaia è un pò più grande del mio piccolo borgo ma nenache tanto se riferita ai piccolissimi comuni del Nord.
Chissa che Bossi non pensi ad arruolare anche dei maestri della Lega? Così magari suo figlio non sarà più bocciato.