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Scuola, blocco per le nuove entrate – Stop alle Ssis, 12mila posti a rischio

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Approvato dalla Commissione l’emendamento del Governo – Le scuole di specializzazione vicine alla chiusura definitiva. A giugno l’esecutivo aveva annunciato 130mila tagli nell’istruzione

ROMA – Nessun futuro per le Ssis. Le scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario, dopo dieci anni di onorato servizio, sono a un passo dalla chiusura. Durante la giornata di ieri la Commissione Cultura del Senato ha approvato l’emendamento del Governo al decreto legislativo n. 112 che prevede per l’appunto la sospensione del decimo corso, che avrebbe preso il via dopo l’estate.

Prima di diventare definitivo, l’emendamento dovrà superare la discussione in aula ma, visti i numeri della maggioranza, non sembrano esserci dubbi sulla sua approvazione finale.
Sono adesso fortemente a rischio i 12.389 posti banditi in extremis dall’ex ministro Mussi, le cui procedure di attribuizione agli atenei erano già state avviate nel mese di maggio.

La sospensione dell’attività delle Ssis si ricollega al recente annuncio del governo di tagliare 130 mila posti tra docenti e personale amministrativo nelle scuole, a cui si aggiunge il rallentamento dello scatto di anzianità per i docenti universitari. Il messaggio è molto chiaro: il personale è in esubero, quindi è meglio bloccare il meccanismo delle assunzioni sin dalla radice.
Cancellato l’attuale sistema di ingresso, alla Commissione Cultura della Camera si discute il decreto legge presentato dall’onorevole Aprea per la completa ridefinizione del sistema di reclutamento dei docenti. L’attivazione dei nuovi corsi dovrebbe comunque essere legata all’arrivo della riforma della scuola secondaria annunciata dal ministro Gelmini.


L’attuale metodo di assunzione del personale docente, in vigore dal 1999, prevede l’avvio di corsi su base regionale, calcolando l’entità di posti disponibili. Dopo due anni e 1200 ore di lezione, gli specializzati accedono alle graduatorie, attraverso cui viene stabilita l’assegnazione delle supplenze e delle cattedre.

Dal prossimo anno non ci saranno nuovi specializzati in coda alle liste, mentre resta ancora da definire il destino degli specializzati del nono ciclo.
Nel corso del 2007 infatti le graduatorie sono state trasformate da “permanenti” a “ad esaurimento”, impedendo di fatto l’accesso dei nuovi abilitati che, visto l’arrivo della sospensione delle Ssis, si limitano ai circa 11mila specializzati del 2008.
(18 luglio 2008)

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