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Silenzio assordante sulle immissioni in ruolo

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03 giugno 2008 – ScuolaNostra
Sulle immissioni in ruolo è calato un silenzio irreale e, oggettivamente, incredibile
Era ragionevole pensare che il nuovo Ministro dell’Economia volesse almeno sedersi alla sua scrivania prima di decidere “quante” immissioni in ruolo autorizzare.

E’ del tutto irragionevole che, a più di un mese dall’insediamento del nuovo Parlamento, non ci abbia neanche detto “se” le autorizzerà. Né lui né il Ministro Gelmini fiatano sull’argomento.
La questione, però, è che:

1) 70.000 persone stanno ancora aspettando e cominciano a passare dall’attesa, più o meno fiduciosa, alla preoccupazione seria (e motivata);

2) non si è mai visto che assunzioni per le quali è stata già chiesta l’autorizzazione dal Ministero dell’Istruzione vengano messe in forse addirittura in toto.

Di norma i due dicasteri inscenano un pittoresco tira e molla sui numeri, ma la necessità di realizzarle rimane comunque – se si resta nel campo della normale prassi di governo – fuori discussione, nonostante il cambio di maggioranza.

La Legge 333/2001 pone dei limiti severi ai tempi di realizzazione delle procedure in oggetto. Entro il 31 luglio deve essere tutto fatto. E il 1 settembre i docenti neoassunti devono essere in servizio. Le esigenze della macchina amministrativa impongono una decisione immediata: ne andrebbe di mezzo la stessa possibilità di iniziare correttamente il prossimo anno scolastico.
Questa maggioranza rappresenta anche la scuola perché ha ricevuto voti decisivi alla sua costituzione dai lavoratori del settore. Ora il Governo deve dire che intenzioni ha con le immissioni in ruolo previste! Deve farlo adesso. Non c’è più tempo. La scuola non può più aspettare.

Senza contare che, francamente, moltissima gente è esausta per una giostra emotiva che è durata, ormai, davvero troppo!

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