Oggetto: richiesta apertura confronto per il concorso ordinario DSGA e per la mobilità professionale del personale ATA prevista dall’art. 48 del CCNL 29/11/2007.
Le scriventi organizzazioni sindacali hanno più volte sollecitato l’indizione del concorso ordinario per direttori dei servizi generali e amministrativi e lo svolgimento dei corsi-concorsi finalizzati al passaggio di personale alle aree superiori. Per quanto riguarda la copertura dei posti di Dsga, molte province sono da tempo privi di titolari e questo fatto oltre a deludere le aspettative legittime di chi cerca lavoro crea molte difficoltà al funzionamento delle stesse scuole che spesso non riescono a trovare il personale disponibile ad assumere l’incarico per tutto l’anno. Inoltre, le unità di personale che sostituiscono il Dsga da più anni sono in forte aumento senza però intravedere una soluzione stabile e continuativa, anzi corrono il rischio della dispersione della esperienza professionale acquisita. Riteniamo perciò che il problema meriti una soluzione definitiva attraverso la rapida indizione del concorso ordinario per la copertura dei posti liberi per il profilo dei DSGA e le procedure per il passaggio alle aree superiori del restante personale ATA. Alle scriventi risulta che l’ufficio competente di questo MPI abbia già pronta una bozza del bando di concorso ma a tutt’oggi, non è mai stata oggetto di relazioni sindacali. E’ bene ricordare che l’art. 48 del CCNL 2003 prevedeva l’attivazione dei corsi-concorsi per il passaggio alle aree superiori di tutti i profili, ma questi non sono mai stati attivati. E’ necessario, quindi, riprendere e concludere al più presto la contrattazione integrativa nazionale tra le scriventi e codesto MPI, partendo dall’ipotesi al riguardo già siglata il 10/5/2006 in modo che gli uffici competenti possano procedere ad una rapida emanazione delle disposizioni attuative per lo svolgimento a livello provinciale dei corsi-concorsi. Le scriventi, per le motivazioni sopra esposte, chiedono un confronto urgente sull’intera materia in modo da avviare quanto prima sia le procedure concorsuali per il reclutamento dei DSGA sia per il passaggio alle aree superiori del restante personale amministrativo, tecnico e ausiliario.
di A.G.
L’ultimo concorso per “segretari” è stato bandito 12 anni fa e il numero di posti vacanti negli ultimi tempi è diventato sempre più evidente: “tanto che almeno 3-4 mila dei circa 40 mila istituti italiani ogni anno si devono affidare a Dsga incaricati”, spiega Enrico Panini, segretario generale della Flc-Cgil.
I sindacati della scuola chiedono con insistenza che venga bandito il concorso ordinario per i Dsga, i Direttori dei servizi generali ed amministrativi: un profilo professionale divenuto ormai fondamentale per le scuole, ma che in sempre più istituti è ricoperto da precari o da amministrativi incaricati annualmente o “prestati” a mansioni superiori.
La carenza di personale qualificato e selezionato è ormai evidente: l’ultimo concorso per “segretari” è stato bandito 12 anni fa e il numero di posti vacanti negli ultimi tempi è diventato sempre più evidente: “tanto che oggi almeno 3-4 mila dei circa 40 mila istituti italiani ogni anno si devono affidare a Dsga incaricati”, spiega Enrico Panini, segretario generale della Flc-Cgil.
Il problema è che, esaurite ormai in quasi tutte le province le graduatorie dei vincitori di concorso, spesso i posti vengono assegnati a personale non sempre con l’esperienza necessaria per svolgere al meglio questo delicato profilo professionale. Senza contare che con l’introduzione dell’autonomia scolastica, gli ex “segretari” della scuola hanno assunto responsabilità sempre più ampie per il regolare funzionamento degli istituti: alla gestione diretta di amministrativi, tecnici ed ausiliari si sono infatti sommate sempre maggiori responsabilità finanziarie. Oltre che un rapporto di interdipendenza e corresponsabilità con la dirigenza su diverse funzioni.
Con l’ultimo contratto collettivo nazionale, firmato a fine 2007, non si sono ulteriormente però solo allargate le competenze, ma anche elevati i requisiti culturali per l’accesso al profilo: chi volesse oggi diventare Direttore dei servizi generali ed amministrativi dovrà essere in possesso della laurea specialistica in giurisprudenza, in scienze politiche sociali e amministrative oppure in economia e commercio.Continuerà a mantenere la possibilità di svolgere la professione di Dsga con il diploma di secondaria superiore, solo il personale già incluso nelle attuali graduatorie (che però è ormai ridotto all’osso) o che abbia effettuato almeno un mese di servizio.